Il parco di Villa Malfitano a Palermo costituisce uno degli esempi più notevoli di giardino privato realizzato in Sicilia, nella seconda metà dell’Ottocento, dalla famiglia Whitaker, alla quale si devono tanti altri esempi purtroppo oggi non più apprezzabili nella loro integrità. Il parco di Villa Malfitano resta il solo integro in quanto non è mai venuta meno la necessaria cura offerta, sin dalla sua costituzione, dalla Fondazione Whitaker.
Il parco
Il terreno per l’edificazione della palazzina fu acquistato nel 1885, mentre l’impianto del parco, che occupa una superficie di oltre 4 ettari, fu avviato nell’anno seguente.
Le prime piante, messe a dimora dal primo capo giardiniere Emilio Kunzman, furono ritirate direttamente da Giuseppe Whitaker dalla Tunisia, da Sumatra, dall’Australia e da altri paesi esotici. La florula del giardino di Villa Malfitano, nel complesso, si è mantenuta stabile. Tra gli individui meritano sicuramente una menzione l’elegante e rara forma di Ficus magnolioides, l’Araucaria rulei, originaria della Nuova Caledonia e finora non espressamente segnalata nei giardini d’Europa, e un notevole esemplare di Yucca australis, originaria del Messico, che documenta, insieme a un altro individuo presente a Villa Sofia, la prima introduzione di questa specie nel nostro continente. Di rilievo è anche la presenza di Jubaea spectabilis, Phoenix reclinata, Nolina longifolia, Nolina recurvata, Nolina stricta, Dioon edule e di numerose altre cicadacee, nonché di bellissime dracene tra cui il “sangue di drago” delle Isole Canarie. Considerevoli sono anche alcune conifere fra cui Thuja gigantea, Pinus banksiana e Sequoia sempervirens.
Per il carattere tropicale dei costituenti della florula rappresentata, il parco di Villa Malfitano si configura come un arboreto di grande interesse scientifico e ricorre tra i più importanti giardini storici siciliani e italiani.
